Riccardo Balbo
Riccardo Balbo è Architetto, Dottore di Ricerca in Teoria e costruzione dell’Architettura.
Ricercatore a contratto, presso il Dipartimento Casa – città del Politecnico di Torino e titolare del Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 nel corso di Laurea di “Architettura per il Progetto” della Facoltà di Architettura 2. E’ membro del Comitato tecnico scientifico del Centro di ricerca e documentazione, in Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo. Svolge libera professione da 10 anni.
Tra i temi di interesse l’applicazione delle IT nella progettazione architettonica, con particolare riferimento agli aspetti che intercorrono tra forme di conoscenza, complessità, contesti culturali e Architectural Information Technologies, considerandone le ricadute sia sul fronte professionale che didattico.
Abstrac intervento: Second house, second city, second architect.
Utopia reale e realtà virtuale nello spazio costruito di Second Life.
Un mondo virtuale non è reale. Non si tocca. Ma esiste, e propone un’immagine di sé speculare e distorta del mondo fisico. L’architettura, le case, le città in Second Life hanno il carattere della visione onirica, o pescano nello stesso repertorio formale da cui architetti e committenti attingono per la costruzione del mondo fisico contemporaneo?
Un progetto nasce sempre da un obiettivo, ha un margine di incertezza, si confronta con risorse limitate e propone un cambiamento. L’architettura esprime i valori culturali – o sottoculturali – di chi la abita e di chi la pensa. Il contesto in cui essa si inserisce è il complesso di vincoli multi dimensionali con i quali il progetto si deve confrontare, accettandoli o negandoli.
Vendere, commissionare o progettare case in Second Life è così tanto differente dal farlo nella tanto più seria e tangibile first life?